Roopam, Gunam, Vayastyag, bellezza e cura della pelle – 2^ parte

Dunque è molto importante nutrire idratare e purificare il corpo con i migliori ingredienti a base di erbe, perchè la pelle è connessa a tutti gli aspetti della salute: mentale, emozionale, fisica e spirituale. E’ l’organo più grande del corpo. Svolge un ruolo chiave nella purificazione delle tossine ed è connesso a tutte le terminazioni nervose. Quindi nulla di meglio che non disturbare questa intelligenza naturale con detergenti o prodotti chimici aggressivi. Anche nella pratica quotidiana dell’abhyanga, il metodo tradizionale per rimuovere lo stress e rilassare il corpo, si consiglia di utilizzare un olio di sesamo biologico, lubrifica la pelle, pulisce i pori e penetra la barriera lipidica, aiuta il ricambio delle cellelule lipidiche. Meglio ancora usare un olio che sia stato infuso con erbe ayurvediche nutriente e bilancianti per ottenere il massimo dal vostro massaggio quotidiano, seguito da un bagno caldo per consentire alle impurità, che sono state spostate, di fluire nel tratto digestivo, da dove possono essere facilmente eliminate, utilizzando un sapone specifico per il vostro tipo di pelle, magari a base di Lemongrass se avete la pelle secca o Citronella se avete la pelle oleosa.

Ricapitolando….. la pelle Vata è secca, ruvida, sottile, fredda al tatto e di tonalità grigiastra. Scarsa sudorazione. I capelli sono secchi, con doppie punte e ricci. Una pelle con più necessità di nutrimento, soprattutto in inverno, stagione durante la quale la pelle Vata deve essere più curata con un massaggio quotidiano.

Pitta, pelle morbida, liscia, con molti nei, calda al tatto, rossastra. Sudorazione abbondante. Capelli sottili, rossastri, che ingrigiscono facilmente. In estate, stagione Pitta, la pelle è più calda e necessità di un effetto calmante, rinfrescante e di essere protetta dal sole.

Kapha ha una pelle oleaosa, spessa e umida. La pelle è pallida, morbida e fresca al tatto. Non suda molto. Peli e capelli sono spessi, neri, untuosi e forti. Durante la stagione primaverile sarà più importante puntare su pulizia e detox.

Avendo ben chiaro in mente il lavoro specifico su ciascun tipo di pelle iniziamo a vedere come ogni sapore abbia un effetto specifico sul corpo, come disse Charaka, ne abbiamo dato un breve accenno nella prima parte di questo viaggio, ora entriamo nel dettaglio.

Il gusto dolce: in generale, aumenta la lucentezza della pelle, quindi è utile per pelle e capelli è idoneo per costituzioni Vata e Pitta

Il gusto aspro: non ha alcun effetto diretto sulla pelle, ma se preso in eccesso può aumentare processo di formazione di pus. E’ benefico per costituzioni Vata.

Il gusto salato: se assunto in eccesso crea tagli in affezioni cutanee pre-esistenti. Accelera anche la formazione di rughe sulla pelle, incanutimento dei capelli e alopecia. E’ benefico per costituzioni Vata.

Il gusto pungente: riduce l’untuosità cosi come il prurito sulla pelle, ma può creare macchie sulla pelle. Il gusto pungente è indicato per costituzioni Kapha.

Il gusto amaro: in generale è utile in tutte le malattie della pelle. Pacifica quasi tutte le secrezioni del corpo. Il sapore amaro è indicato per costituzioni Pitta e Kapha.

Il gusto astringente: Le sostanze astringenti possono essere applicate direttamente sulla pelle ed altri tessuti per pulire e tonificare, l’astringente, secca, nutre e tonifica, alcuni esempi degni di nota per la pelle sono l’allume, foglie di mora o lampone, la bardana, la rosa canina, la salvia, l’amamelide e l’achillea, in generale tutte le foglie ed i frutti della famiglia delle rosacee sono astringenti. Il sapore astringente è indicato per costituzioni Kapha e Pitta.

Nella parte dedicata all’auto produzione, come anticipato, vedremo i sette passi per una pelle perfetta, vediamo intanto come scegliere alcune erbe in base al’azione specifica ed i più comuni rimedi domestici per un utilizzo delle spezie diverso da quello culinario:

Per pulire: aloe vera, emblica officinale, limone, buccia d’arancia, papaya

Efffetto antisettico: neem (Azadirachta indica), Tulsi (Ocimum sanctum), bakuchi (Psoralea corylifolia), liquirizia, buccia d’arancia, Curcuma amada

Antinfiammatorie: sandalo, ushira (Vetiver o Vetiveria zizanioides), petali di rosa, aloe vera, anantamool (Hemidesmus indicus), lodhra (Symplocos racemosa)

Schiarente: aloe vera, anantamool, Curcuma amada, rakta chandan – red sandalwood (Pterocarpus santalinus), kachura sugandhi (Curcuma zedoaria)

Anti rughe: robbia (Manjishta), papaya, aloe vera e musta (Cyperus rotundus)

Idratante: aloe vera, petali di rosa, ushira e neem

Astringente: arjun (Terminalia arjuna), haritaki (Terminalia chebula), triphala, robbia e neem

La cannella, una spezia dal profumo caldo, molto natalizia, da utilizzare in olio essenziale in diffusione per ritrovare la gioia di vivere e di fare, utile in caso di alitosi e mal di denti e diabete in infuso caldo per gargarismi un paio di volte al giorno. Per raffreddore e tosse una tazza di infuso di cannella con un cucchiaino di succo di zenzero. Come lo zenzero può essere usata in caso di nausea e vomito, basta tenerne un pezzo in bocca e masticarlo.

Zafferano, tra gli ori delle spezie, alleato in caso di mestruo doloroso o sindrome premestruale mentre la noce moscata può essere utilizzata in pasta con il latte per uso esterno su talloni spaccati oppure per uso interno sciolta sempre nel latte per l’insonnia.

Il cardamomo, una delle mie spezie preferite, trova largo uso in cosmesi, cucina, medicina e profumeria, i suoi semi si utilizzano masticati puri contro l’alitosi è uno degli stimolanti della digestione più efficaci e sicuri. Risveglia la milza, accende Agni e rimuove Kapha da stomaco e polmoni. Aggiunto al latte ne neutralizza l’azione mucipara, inoltre è un ottimo antidoto della caffeina. Il cardamomo è utile per i disturbi digestivi di origine nervosa dei bambini, come pure per Vata elevato; per questo impiego si combina bene con il finocchio. Inoltre arresta il vomito, i rigurgiti acidi, l’eruttazione ed è utile in caso di mal di testa di origine alimentare.

Lo zenzero, un rizoma ormai di facile reperibilità in quasi tutti i negozi alimentari, da usare per un’ottima tisana mattutina, con limone, oppure in versione carminativa e digestiva con cardamomo e finocchio, da assumere in fettine come aperitivo con un pizzico di sale o limone. E’ molto riscaldante, se preparate una pasta di zenzero e l’applicata sulla fronte in caso di mal di testa vi renderete conto dell’effetto! E’ diaforetico, idoneo per raffreddore, tosse e per contrastare la nausea. E’ pungente, ottimo per Kapha.

Coriandolo, l’essenza di coriandolo possiede a livello psichico proprietà toniche e stimolanti l’attività intellettuale: se utilizzata negli appositi diffusori o versandone 6-8 gocce in una bacinella con acqua calda, favorisce la creatività e la decisione, stimolando all’azione e alla concentrazione. Possiede un’azione tonificante complessiva sull’intero organismo ed è in grado di far ritrovare le energie anche nei casi di stanchezza generalizzata o di affaticamento legato a un periodo di convalescenza o a uno sforzo prolungato di tipo fisico o intellettuale. Le proprietà del coriandolo, per uso interno, riguardano soprattutto l’apparato gastrointestinale a livello del quale agisce come digestivo, capace di attenuare anche eventuali crampi e le coliche, di ridurre flatulenza e senso di pienezza.

Curcuma, con la farina di ceci viene usata per bagni e maschere di bellezza, un mix di spezie nutritivo per la pelle da utilizzare in cucina è composto da 3 parti di curcuma, 6 di coriandolo, 6 di finocchio ed una di pepe nero, il suo effetto sui dosha è di diminuire Kapha ed aumentare Pitta e Vata ed agisce su tutti i tessuti. E’ una spezia con molte qualità e proprietà: è pungente e calda (o riscaldante) quindi ottima per aumentare la forza di Agni nelle persone con Kapha come dosha predominante. E’ amara ed astringente, asciuga l’umidità, riduce la presenza di acqua e la congestione. E’ un tonico, poiché aiuta la circolazione e fluidifica il sangue, ma è anche alterativa, depura sangue e linfa dalle impurità, è infatti indicata per la pulizia sia del sangue che del fegato e nei disturbi correlati, in particolare quelli dovuti a squilibri Pitta, come eczemi, orticaria, psoriasi ed acne. Da utilizzarsi per le pulizie stagionali come il tarassaco e la barbabietola.

Vi invito a leggere questo articolo di Mark Toomey, Ph.D., Direttore dei Programmi di Ayurveda presso il Raj Maharishi Ayurveda Health Spa, di Fairfield, in Iowa, sulla bellezza interna, esterna e duratura secondo Maharishi Ayurveda.
Il contenuto del presente articolo ha il solo scopo informativo e non costituisce in nessun caso una prescrizione medica. 


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