Shatavari – Asparagus racemosus

Nel precedente articolo introduttivo ai problemi della 2^ e 3^ età ci eravamo lasciati con un un’accenno ad un’erba utilizzata per disturbi tipicamente femminili, eccola:

fonte Wikipedia

Shatavari (asparagus racemosus) è un’erba nativa originaria dell’India, dell’Africa, dell’Australia e di alcune parti della Cina. Questa pianta, anche conosciuta come Asparago Indiano è una tra le più importanti erbe usate nella medicina tradizionale indiana. E’ una pianta rampicante con steli legnosi e foglie che somigliano ad aghi di pino. Ha radici tuberose, che sono la parte più vitale della pianta e dove le proprietà terapeutiche sono concentrate. Anche le foglie ed i fiori sono talvolta utilizzate.
Shatavari è famosa per le sue proprietà rinvigorenti ma soprattutto perchè è utilizzata per trattare diverse condizioni correlate al sistema riproduttivo femminile. Infatti, il significato in Sanscrito della parola shatavari è “colei che possiede cento mariti” Questo si riferisce all’effetto che quest’erba ha nel migliorare la fertilità nelle donne, è una delle principali erbe usate in Ayurveda per questo scopo. In India è utilizzata da moltissimo tempo grazie alla sua affermata capacità di trattarevari disturbi, mantenere l’equilibrio ormonale e curare o prevenire condizioni come la sindrome dell’ ovaio policistico (PCOS). E’ anche utilizzata per alleviare i disturbi premestruali ed i sintomi della menopausa. Insomma utile nel migliorare la fertilità così come nel trattare le irregolarità nell’ovulazione e nelle mestruazioni, viene infatti prescritti per le infiammazionedegli organi riproduttivi durante le mestruazioni, che vengono ridotte con l’uso Shatavari. Tra gli altri benefici si legge anche della proprietà di aumentare il desiderio sessuale nelle donne ed anche di incrementare la produzione del latte materno. Qualcuno la utilizza per prevenire gli aborti spontanei o le nascite premature. Ma trova applicazione anche nella cura di molti problemi gastrointestinali, nel guarire le ferite e nella tosse. 

Anche se è dichiarata essere un’erba sicura, la possibilità che abbia degli effetti collaterali non si può escludere completamente, seppur rari, ci sono stati casi di allergia all’asparagus.

Non dovrebbe essere assunta in gravidanza, durante l’allattamento, in caso di fibrosi cistica e di disturbi causati da estrogeni, non è indicata per le persone con disturbi renali, con malattie cardiache e congestione polmonare. In alcuni casi può provocare ansia, vertigini e stanchezza, mal di stomaco e flatulenza, così come in taluni individui può portarere aumento di peso.

Alcuni link interessanti
http://www.atharva-ayurved.com/herbs/shatavari-m-kalpa.html
http://www.dottorperuginibilli.it/patologie/496-endometriosi-cure-complementari
http://www.dottorperuginibilli.it/patologie/429-fibromi-dellutero-e-medicine-non-convenzionali

Il contenuto del presente articolo ha il solo scopo informativo e non costituisce in nessun caso una prescrizione medica.

Namastè